Esercizi monoarticolari e composti

Questa settimana parliamo di esercizi in palestra, cercando di capire quali sono le differenze tra gli esercizi monoarticolari e quelli composti.
Con gli esercizi in palestra si coinvolgono più gruppi muscolari in sinergia. Un errore comune in palestra è quello di definire esercizi di isolamento muscolare quelli meno complessi: come ad esempio le croci con manubri. Infatti in ogni esercizio vi è sempre una cooperazione di più gruppi muscolari che insieme determinano il gesto.
Negli esercizi in cui con il movimento si coinvolge una sola articolazione, definiti monoarticolari, il numero di gruppi muscolari chiamati in causa è inferiore, rispetto agli esercizi, definiti pluriarticolari o composti che coinvolgono due o più articolazioni.
Un esempio di esercizio monoarticolare è il curl in piedi con bilanciere.
Un esercizio pluriarticolare che coinvolge due articolazioni, sono ad esempio le distensioni su panca piana.
Un esercizio pluriarticolare che coinvolge più di due articolazioni, ad esempio è lo squat.
Gli esercizi composti o pluriarticolari sono in grado di favorire una maggior secrezione di ormoni anabolici, quali testosterone ed ormone della crescita, dato il grosso reclutamento di gruppi muscolari in sinergia. Allo stesso tempo permettono di migliorare in maniera più significativa la coordinazione motoria.

Scelta degli esercizi in palestra

Al di là delle caratteristiche che hanno nella scelta degli esercizi in palestra è bene considerare alcune cose:

Partendo dall'esperienza e la capacità di esecuzione vale la pena sottolineare come sia necessario compiere un'adeguato periodo di allenamento/propedeutica prima di pensare di eseguire uno squat o uno stacco da terra, come diciamo spesso non esistono esercizi più pericolosi di altri se ben eseguiti, per questo motivo nei movimenti più complessi è molto importante l'esperienza di allenamento, dalla quale deriva un miglioramento anche nella capacità di esecuzione.
L'obiettivo che si vuole ottenere è un altro aspetto da considerare nella scelta degli esercizi da svolgere, ad esempio non ha alcun senso far eseguire strappi o slanci per giunta a circuito come propongono alcuni PT in palestra, al cliente quarantenne che ha come obiettivo quello di dimagrire e di stare in salute.
La postura soggettiva chiaramente deve essere tenuta in considerazione nella scelta degli esercizi, leve lunghe, retrazioni muscolari e atteggiamenti posturali scorretti possono sfavorire l'esecuzione di alcuni esercizi, sarà perciò necessario adattare il movimento o trovare delle varianti anche momentanee nel caso in cui l'esecuzione non sia corretta.
Per concludere, è importante capire che gli esercizi non sono tutti uguali al di là dei vantaggi che possono avere quelli monoarticolari o composti, è bene considerare con cura anche altri aspetti nella scelta dell'esercizio da eseguire.

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