Squat frontale: esecuzione e muscoli coinvolti

Lo squat frontale è un esercizio multiarticolare molto complesso, che stimola tutta la muscolatura degli arti inferiori, in sinergia con quella estensoria antigravitaria della schiena. Lo stimolo di un così gran numero di gruppi muscolari in sinergia, rende lo squat frontale uno tra gli esercizi composti che favorisce la più alta secrezione di ormoni anabolici.

Il front squat è una variante, di quello che viene considerato l'esercizio principale per l'allenamento degli arti inferiori, vale a dire lo squat classico.

Lo squat frontale a differenza del back squat, aumenta il coinvolgimento del quadricipite femorale e risulta più adatto per tutti quei soggetti, che non hanno una buona mobilità a livello dell'articolazione dell'anca.

Squat frontale muscoli coinvolti

I muscoli coinvolti in ordine di importanza sono: il quadricipite femorale, il grande gluteo, gli ischiocrurali, il quadrato dei lombi, i paravertebrali, i muscoli adduttori, il gastrocnemio e il soleo.

Modalità d'esecuzione

Lo squat frontale si esegue in stazione eretta, con un bilanciere poggiato frontalmente sulle spalle, più o meno a livello dell'inserzione dei fasci anteriori del deltoide, con omero flesso a 90°.

Si devono tenere i due piedi con una leggera divergenza, distanti tra loro poco di più della larghezza del bacino.

Dalla posizione iniziale si compie una controllata fase eccentrica in cui: anca, ginocchio e caviglia si flettono, fino a raggiunge un'accosciata in cui non si notino dei compensi a livello delle articolazioni appena citate.

Dalla posizione di massima accosciata ottenibile, che per tanto sarà molto soggettiva, si ritorna alla posizione iniziale, attraverso una contrazione sinergica di tutta la catena estensoria.

Nel corso di tutto l'esercizio di squat frontale non deve avvenire un'inversione di curva a livello lombare, la rotula non deve oltrepassare la punta del piede e il tallone non deve sollevarsi da terra.

L'utilizzo di supporti sotto i talloni non è consigliato, in quanto può creare un'eccessiva compressione femoro-rotulea, meglio usare delle scarpe adatte con tacco leggermente rialzato e suola rigida.

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Squat al multipower: vantaggi e svantaggi

Lo squat al multipower è una variante del celebre esercizio per l'allenamento degli arti inferiori, vale a dire lo squat con bilanciere.
Da sempre si dibatte se l'utilizzo del multipower, possa essere deleterio e meno allenante per la muscolatura delle gambe.

In alcune palestre è addirittura un macchinario bandito delle attrezzature presenti in sala pesi, in altre si assiste all'esatto contrario dove è il rack per eseguire lo squat libero a non essere presente.

Insomma c'è molta confusione sull'argomento, anche perché molto spesso le motivazioni che portano alle valutazioni negative o meno sull'utilizzo del multipower nello squat, sono per lo più soggettive o di gestione del centro fitness.

Pertanto non vi è nulla di scientifico nella maggior parte dei casi che possa avvallare o meno la scelta sulla variante di squat più efficace e sicura.

Squat al multipower pro e contro

Per avere un'idea di base vediamo quali possono essere alcuni vantaggi e svantaggi nell'esecuzione dello squat guidato.

I vantaggi nell'esecuzione dello squat al multipower:

Gli svantaggi nell'utilizzo del multipower nello squat:

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