Squat sumo: muscoli coinvolti e esecuzione
Lo squat sumo è una variante di squat molto eseguita in palestra, in particolare dal target femminile.
Nello squat sumo si ''estremizza'' la base d'appoggio dei piedi con conseguente maggior coinvolgimento dei muscoli adduttori dell'anca.
Questa variante di squat, permette inoltre di mantenere il tronco ben allineato, per questo motivo se non vi è una buona mobilità nell'articolazione dell'anca, è possibile raggiungere un livello di accosciata maggiore.
Il livello di accosciata nello squat è molto importante per aumentare il coinvolgimento muscolare, come diciamo spesso maggiore è il ROM e maggiore è l'attivazione dei muscoli coinvolti nell'esercizio. Per questo motivo nello squat sumo, come in tutti gli altri esercizi è fondamentale ricercare la massima escursione articolare possibile.
Chiaramente senza che venga intaccata la corretta biomeccanica nel corso dell'esercizio, questo significa che ogni esercizio deve essere proposto e adattato tenendo conto della postura soggettiva di ogni persona.
Squat sumo muscoli coinvolti
I muscoli coinvolti nello squat stile sumo sono: il quadricipite femorale, il grande gluteo, gli ischiocrurali, il quadrato dei lombi, i paravertebrali, i muscoli adduttori, il gastrocnemio e il soleo.
Modalità d'esecuzione
Lo squat sumo si svolge in stazione eretta, con un manubrio nelle mani, posto fra le gambe, si tengono i due piedi con una leggera divergenza, distanti tra loro poco di più della larghezza del bacino.
Da questa posizione si compie una controllata fase eccentrica in cui anca, ginocchio e caviglia si flettono, fino a raggiunge un'accosciata in cui non si notino dei compensi a livello delle articolazioni appena citate.
Dalla posizione di massima accosciata ottenibile, si ritorna alla posizione iniziale, attraverso una contrazione sinergica di tutta la catena estensoria.
Errori da evitare
Nello squat sumo è bene:
- mantenere un buon controllo del tronco durante tutto l'esercizio,
- mantenere le punte dei piedi con una leggere extrarotazione,
- arrivare al livello di accosciata massimo ottenibile senza perdere una corretta postura,
- attivare bene la muscolatura target sfruttando al massimo la spinta proveniente dai talloni, essendo un esercizio a catena cinetica chiusa.
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