La scorsa settimana abbiamo analizzato le caratteristiche più importanti delle trazioni alla lat machine, in questo articolo continuiamo l’analisi dei più importanti esercizi svolti in palestra per allenare il grande dorsale, parlando del rematore con manubrio.
Il rematore con manubrio permette di allenare la muscolatura della schiena, in sinergia con quella flessoria del gomito, c’è da sottolineare come il contributo dei muscoli che adducono le scapole romboidi e trapezio medio, sia più importante nel rematore con manubrio, rispetto agli esercizi di trazione.
Muscoli coinvolti
Per la Muscolatura della schiena: il grande dorsale, il grande rotondo, i fasci posteriori del deltoide, i romboidi, il trapezio medio ed inferiore.
Per la Muscolatura flessoria del braccio: il bicipite brachiale, il brachiale e il brachioradiale.
Modalità d’esecuzione
Ci si posiziona proni, in appoggio con il ginocchio e la mano su una panca orizzontale.
Da questa posizione impugnando un manubrio, si effettua un’adduzione del braccio e contemporaneamente una flessione del gomito, arrivando fino a retroporre la spalla.
La fase di allungamento che riporta alla posizione iniziale deve essere eseguita lentamente per aumentare il lavoro eccentrico nei muscoli coinvolti.
Nel corso dell’esercizio compiere una rotazione interna della spalla durante la fase concentrica aumenta il coinvolgimento del grande dorsale dato la sua funzione di intrarotatore, è perciò un errore compiere una rotazione esterna come fanno molti in palestra nel corso del rematore con manubrio.
Note
Durante l’esercizio non devono avvenire dei compensi a livello del rachide, in particolare non si devono accentuare le curve fisiologiche, e compiere rotazioni laterali della colonna.
È importante espirare nella fase di contrazione quando si porta il braccio adiacente al corpo, inspirare invece quando il braccio viene portato verso il basso.
Controindicazioni
È essenziale che l’esercizio come tutti quelli svolti in palestra, sia eseguito in maniera corretta, ricercando un movimento qualitativo soprattutto a livello scapolare, eccedere con i carichi non controllando le rotazioni laterali del tronco che inevitabilmente avvengono, genera un importante ed inutile sovraccarico a livello lombare.