Croci ai cavi alti e bassi

Le croci ai cavi sono una variante di croce, in cui l'utilizzo dei cavi permette di mantenere la tensione muscolare costante per tutto l'arco di movimento.
Le croci ai cavi possono essere svolte posizionando le maniglie in alto o in basso, la differenza sta nel fatto che compiendo un movimento dall'alto verso il basso si attivano maggiormente i fasci sterno-costali del grande pettorale; compiendo invece un movimento dal basso verso l'alto si attivano maggiormente i fasci sterno-clavicolari del grande pettorale.
Le croci ai cavi permettono di svolgere delle ripetizioni isotensive e delle contrazioni di picco, due tecniche di allenamento molto efficaci per aumentare l'intensità dell'esercizio, favorendo in questo modo una maggior secrezione di GH.

Croci ai cavi muscoli coinvolti

I muscoli maggiormente coinvolti nelle croci ai cavi sono: il grande pettorale, i fasci anteriori del deltoide e il bicipite brachiale.

Modalità d'esecuzione

Ci si posiziona in stazione eretta all'interno di una stazione poliercolina di cavi incrociati, impugnando le due maniglie dall'alto o dal basso, mantenendo anca e ginocchia leggermente flesse.
Nelle croci ai cavi alti dalla posizione iniziale con le maniglie poste in alto, si compie un'adduzione del braccio dall'alto verso il basso arrivando con le due mani adiacenti all'addome nella fase concentrica.
Nelle croci ai cavi bassi dalla posizione iniziale con le maniglie poste in basso, si compie un'adduzione del braccio dal basso verso l'alto arrivando con le due mani di fronte alle spalle nella fase concentrica.
La fase di allungamento che riporta alla posizione iniziale deve essere eseguita lentamente per aumentare il lavoro eccentrico nei muscoli coinvolti.

Note aggiuntive

Durante tutto l'esercizio non devono avvenire dei compensi che alterino la postura, particolare attenzione a livello del rachide e della spalla.
Nella fase concentrica delle croci ai cavi è importante espirare, in quella eccentrica inspirare.