Il VO2max o massima potenza aerobica, rappresenta la quantità massima di ossigeno che l’organismo è in grado di captare-trasportare-utilizzare, quindi dall'entrata nei polmoni fino all'arrivo ai tessuti.
Rappresenta un indicatore importante dell'efficienza fisica generale dell'individuo, in particolare della capacità di produrre e utilizzare energia, attraverso il sistema aerobico a livello muscolare.
Il VO2max viene espresso generalmente in rapporto al peso corporeo ml/kg/min.
Le donne hanno un VO2max più basso rispetto agli uomini, questo è dovuto alla diversa concentrazione di emoglobina nel sangue e alla minore massa muscolare.
Oltre al sesso, anche l'età gioca un ruolo importante nei valori medi di VO2max riscontrabili nella popolazione media, si stima infatti che un soggetto di 25-30 anni che non svolge un allenamento regolare, possa avere un decadimento di circa il 10-15% ogni 10 anni, dei valori medi di VO2max.
L’aumento fisiologico della gittata cardiaca, durante il lavoro muscolare, è strettamente connesso col carico lavorativo e quindi con il consumo di ossigeno, tra soggetti sedentari e allenati vi è poca differenza nel consumo di ossigeno in condizioni di riposo, cosa che
cambia durante l'attività fisica, dove il VO2max nei soggetti allenati può essere anche di molto più alto rispetto ai soggetti sedentari.
Nei praticanti di attività di endurance, sono stati riscontrati dei valori di VO2max anche di 70-80 ml/kg/min, valori significativamente più elevati, rispetto a quelli medi attorno ai 35-45 ml/kg/min, riscontrati in soggetti adulti sani che non praticano attività fisica.
Per calcolare il VO2max con elevata precisione si utilizzano dei metodi diretti in laboratorio, dove con apposite attrezzature è possibile misurare la quantità di ossigeno consumata dal soggetto in esame.
Sono comunque altrettanto validi, i metodi indiretti basati sul rilevamento della frequenza cardiaca, durante carichi di lavoro crescenti, è infatti stato dimostrato come l'aumento della FC sia strettamente correlato con l'aumento nel consumo di ossigeno.
La maggior parte dei test indiretti sono massimali, per questo motivo potenzialmente pericolosi, è stato evidenziato infatti un aumento delle possibilità che si verifichino delle tachicardie ventricolari e sopraventricolari, quando la FC raggiunge dei livelli tra il 90-100% di quella massimale.
Per questo motivo l'American College of Sports Medicine e altri comitati scientifici internazionali, raccomandano l'interruzione dei test per il calcolo del VO2max, quando si raggiunge l'85% della frequenza cardiaca massima teorica.
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