Il piccolo pettorale fa parte della muscolatura del petto, insieme al muscolo sicuramente più conosciuto e allenato in palestra il grande pettorale.
E' un muscolo profondo di forma triangolare, posto al di sotto del grande pettorale, in stretto rapporto con importanti nervi e vasi provenienti dalla regione cervicale e diretti verso gli arti superiori.
È un muscolo cosiddetto scapolo-toracico per i punti d'attacco che ha con la scapola e la gabbia toracica, influenzando in questo modo i movimenti delle strutture appena citate.
Una sua disfunzione, spesso associata ad accorciamento, può portare a un assetto alterato della scapola, con conseguente biomeccanica scorretta nei movimenti che coinvolgono la spalla in palestra e non solo, in flessione e abduzione.
La retrazione per la stretta connessione con vasi e nervi provenienti dalla zona cervicale, può contribuire all'insorgenza di una condizione molto fastidiosa e dolorosa conosciuta come sindrome dello stretto toracico.
I sintomi che possono manifestarsi in questo caso, vanno dall'alterazione della sensibilità nel collo e nella spalla, fino alla superficie interna del braccio e della mano, se vengono compressi i nervi; per avere delle alterazioni nel flusso sanguigno con conseguenti segni clinici, con cute pallida e fredda e arto gonfio quando viene esercitata pressione sui vasi.
Il piccolo pettorale origina dalla terza, quarta e quinta costa e si inserisce sul processo coracoideo della scapola.
Funzionalmente determina a una depressione, protrazione e rotazione caudale della scapola. Partecipa inoltre come muscolo accessorio nell'inspirazione forzata.
Il piccolo pettorale viene attivato in tutti gli esercizi composti di spinta, che vengono eseguiti in palestra per l'allenamento del petto. In particolar modo in quelli in cui vengono coinvolti i fasci sterno-costali del pettorale, quindi nelle distensioni su panca declinata e nei dip alle parallele.
Come per gli esercizi composti, anche per quelli monoarticolari vale la stessa considerazione, il piccolo pettorale viene coinvolto maggiormente in sinergia con i fasci sterno-costali del grande pettorale. Gli esercizi più adatti sono quindi le croci ai cavi alti e le croci su panca declinata.
Il piccolo pettorale possiede per il 60% fibre lente ST e per il 40% fibre prettamente veloci FTb (Pierrynowsky, Morrison, 1985; Johnson et al., 1973).
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