La peck fly è una macchina che viene utilizzata per allenare la muscolatura dei pettorali.
Può essere funzionale per allenare il petto nella prima fase della seduta di allenamento, come pre-attivazione o pre-affaticamento e alla fine del workout come esercizio di sfinimento.
Le adduzioni orizzontali per i pettorali alla peck fly vengono spesso considerate un esercizio di isolamento, sarebbe invece più corretto definirle un complementare o monoarticolare.
I muscoli coinvolti nell'esercizio non sono infatti solo i pettorali, in sinergia lavorano distretti muscolari che operano come mobilizzatori e stabilizzatori.
I muscoli coinvolti nella peck fly sono: il grande pettorale, il deltoide anteriore e il bicipite brachiale, in particolare con il capo lungo.
Come muscoli stabilizzatori partecipano i muscoli della cuffia dei rotatori: sovraspinato, sottoscapolare e sottospinato.
Posizionati seduti sulla macchina si impugnano i due supporti, mantenendo i gomiti poco più bassi rispetto alle spalle.
Da questa posizione si mantengono le spalle leggermente depresse e scapole addotte nella fase iniziale.
La fase concentrica o di contrazione muscolare porta ad avvicinare le due braccia in chiusura.
A fine movimento è consigliabile effettuare una contrazione di picco di qualche secondo, per attivare maggiormente i muscoli pettorali.
La fase eccentrica o negativa che riporta alla posizione iniziale, deve essere eseguita in maniera lenta e controllata per aumentare il lavoro eccentrico nei muscoli coinvolti.
Errori da evitare nel corso della peck fly:
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