Il grande pettorale è probabilmente uno tra i muscoli più allenati da chi va in palestra, delle volte ad un livello quasi ossessivo, non a caso il lunedì, primo giorno di routine settimanale è quasi impossibile trovare una panca piana libera, non è poi raro per i più accaniti svolgere il famoso ''richiamino'' del venerdì o del sabato.
In questo primo articolo illustriamo le caratteristiche del grande pettorale, dall'anatomia, alla fisiologia, agli esercizi più efficaci, alla ripartizione delle unità motorie.
La prossima settimana proporremo una routine efficace per allenare il grande pettorale.
Il grande pettorale origina dalle cartilagini costali 2-6, dal corpo dello sterno e dalla porzione mediale della clavicola e si inserisce sulla grande tuberosità dell'omero.
Il grande pettorale con i fasci clavicolari flette, adduce ed intraruota l'omero; con i fasci sternali adduce ed intraruota l'omero sul piano orizzontale.
Fasci clavicolari: distensioni su panca inclinata 30° con bilanciere, distensioni su panca inclinata 30° con manubri.
Fasci sternali: distensioni su panca piana con bilanciere, distensioni su panca piana con manubri, dip alle parallele.
Fasci clavicolari: croci su panca inclinata 30°, cross over ai cavi bassi.
Fasci sternali: croci su panca piana, cross over ai cavi alti.
Il grande pettorale possiede per il 42% unità motorie lente ST e per il 58% unità motorie veloci FTb
(Pierrynowsky, Morrison, 1985; Johnson et al., 1973).
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