Nell'allenamento in palestra che riguarda la parte superiore del corpo, uno tra i muscoli più coinvolti è certamente il trapezio, un muscolo superficiale e molto esteso che lavora in sinergia tra gli altri con grande dorsale e deltoide.
I fasci muscolari che costituiscono il trapezio possono essere funzionalmente suddivisi in tre porzioni: superiori, medi e inferiori; questa suddivisione è chiaramente solo funzionale e non anatomica dato che il trapezio è un muscolo unico.
Tutti i fasci oltre che negli esercizi specifici, sono chiamati in causa anche in molti che coinvolgono la muscolatura della schiena e il deltoide.
Nel tempo sono nati molti falsi miti, riguardanti la sinergia tra trapezio e deltoide, nel corso degli esercizi svolti per le spalle. In particolare circolava la falsa credenza, per la quale questi due muscoli, venissero attivati solo con dei ROM ben definiti nel corso dell'abduzione e flessione di spalla, il deltoide fino ai 90° e il trapezio al di sopra di questo angolo.
Niente di più falso, non solo cooperano già dopo circa 30/40° di abduzione o flessione di spalla, ma la loro attivazione sinergica rimane pressoché simile durante tutto il ROM concesso, fino quindi ai circa 180°.
Per fare un po' di chiarezza, in questo articolo illustriamo le caratteristiche del trapezio: dall'anatomia, alla funzione, agli esercizi più efficaci, alla ripartizione delle unità motorie.
Il trapezio origina dall'osso occipitale, dal legamento nucale e dai processi spinosi delle vertebre toraciche; si inserisce sull'acromion e sulla spina della scapola .
I fasci superiori, elevano la scapola ed estendono il collo.
I fasci medi, adducono la scapola.
I fasci inferiori, abbassano e ruotano la scapola.
Gli esercizi composti in cui il trapezio viene allenato in sinergia con gli altri muscoli scapolari e al tricipite brachiale, sono quelli di spinta sopra la testa con i manubri o il bilanciere.
Le tirate al mento sono un altro esercizio composto molto popolare in palestra che deve però essere evitato dato che l'atteggiamento in intrarotazione dell'omero nel corso dell'esercizio può generare un conflitto subacromiale, che può nel tempo favorire problematiche a carico della spalla anche molto invalidanti.
Oltre a quelli principali, il trapezio viene coinvolto anche nello stacco da terra e in tutti gli esercizi composti solitamente svolti per la schiena, come trazioni e rematori.
L'esercizio monoarticolare per eccellenza che coinvolge principalmente i fasci superiori del trapezio, è lo shrug o scrollate di spalle, si può svolgere con bilanciere o manubri, meglio se eseguito con quest'ultimi.
Oltre a questo esercizio il trapezio viene coinvolto in tutti gli esercizi monoarticolari per i muscoli delle spalle e della schiena: alzate laterali, alzate frontali, aperture da prono, pull down e mezzi stacchi.
Il trapezio possiede per il 54% unità motorie lente ST e per il 46% unità motorie veloci FTb
(Pierrynowsky, Morrison, 1985; Johnson et al., 1973).
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