Nell'allenamento in palestra che riguarda la parte inferiore del corpo, uno tra i muscoli più coinvolti e al quale si tende a dare molta importanza è certamente il grande gluteo, un muscolo superficiale e molto potente che lavora in sinergia tra gli altri con quadricipite femorale e ischiocrurali.
Questo muscolo è molto coinvolto negli esercizi con sovraccarichi in palestra, nella vita di tutti i giorni non viene molto attivato, per le caratteristiche proprie di muscolo di spinta e poco posturale.
Non a caso l'attivazione ottimale, si ottiene nella corsa dove si richiede un'estensione d'anca forzata e nelle accosciate dove viene posto in massimo allungamento, quando si arriva o si supera la posizione con cosce parallele al suolo.
Oltre ad essere un potente estensore d'anca, il grande gluteo funzionalmente extraruota il femore, con i fasci superiori abduce e con quelli inferiori adduce l'anca.
In palestra è certamente il muscolo prioritario per le donne che però generalmente non lo allenano in maniera efficace, dando poca importanza ai carichi utilizzati essenziali per attivare il gluteo in maniera ottimale, o agli aspetti posturali nel corso di mezzi stacchi, squat e affondi, dove una corretta lordosi lombare è un fondamento per un corretto coinvolgimento muscolare.
In questo articolo illustriamo le caratteristiche del grande gluteo: dall’anatomia, alla funzione, agli esercizi più efficaci, alla ripartizione delle unità motorie.
Il grande gluteo origina dalla cresta iliaca, dalla superficie laterale dell'ileo, dalla faccia posteriore dell'osso sacro, dal coccige e dalla fascia lombodorsale; si inserisce sul tratto ileotibiale e sulla tuberosità glutea del femore.
Estende ed extraruota l'anca, con i fasci superiori partecipa nell'abduzione e con quelli inferiori nell'adduzione dell'anca.
Gli esercizi composti in cui il grande gluteo, viene allenato in sinergia con gli altri muscoli motori della coscia, sono quelli di accosciata e di estensione d'anca.
Lo squat popolarissimo esercizio per l'allenamento degli arti inferiori è uno tra questi, da prove elettromiografiche si è evidenziato come l'attivazione del gluteo, sia direttamente proporzionale con il livello di accosciata, che chiaramente è molto soggettivo.
Un altro esercizio molto conosciuto, dove è molto coinvolto sono gli affondi, la variante che sempre da prove elettromiografiche, si è dimostrata più efficace per coinvolgere il gluteo è quella di affondo in camminata.
Oltre che nello squat e negli affondi, un altro esercizio composto in cui viene attivato, anche se in maniera inferiore rispetto ai due precedenti è lo stacco da terra.
L'esercizio monoarticolare per eccellenza che coinvolge il grande gluteo è il mezzo stacco alla rumena, come nel caso dello squat per attivare il gluteo e non solo, è molto importante mantenere una buona lordosi a livello lombare nel corso dell'esecuzione.
Un altro esercizio molto in voga per allenare il grande gluteo è l'hip thrust, in cui i carichi utilizzati rendono l'attivazione del gluteo molto efficace.
Oltre a questi due esercizi viene coinvolto anche nella panca hyperextension, con la quale a corpo libero, si può puntare ad un lavoro qualitativo molto efficace con contrazioni di picco del gluteo.
Il grande gluteo possiede per il 50% unità motorie lente ST, per il 20% unità motorie intermedie FTa e per il 30% unità motorie veloci FTb (Pierrynowsky, Morrison, 1985; Johnson et al., 1973).
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